Nella seduta del 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha indetto la procedura di consultazione relativa all’approvazione delle basi di diritto internazionale per lo scambio di informazioni in materia di imposizione minima dell’OCSE. In futuro, i gruppi di imprese multinazionali interessati potranno trasmettere le informazioni in modo centralizzato all’interno di uno Stato. Gli Stati aderenti allo scambio potranno inoltre verificare la correttezza dei calcoli delle imposte effettuati dai gruppi di imprese multinazionali. La consultazione terminerà l’8 maggio 2025. L’attuazione a livello nazionale non è oggetto del presente progetto. Il Consiglio federale segue da vicino gli sviluppi internazionali.
Nel dicembre 2023 il Consiglio federale ha posto in vigore al 1° gennaio 2024, per le imprese nazionali, l’imposizione minima emanata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE). Nel settembre 2024 ha deciso di porre in vigore con effetto dal 1° gennaio 2025 l’«Income Inclusion Rule» (IIR).
L’organo competente dell’OCSE/G20 ha pubblicato nel gennaio 2025 l’Accordo multilaterale tra autorità competenti concernente lo scambio di informazioni GloBE («Global Anti-Base Erosion», norme GloBE). L’Accordo GloBE costituisce la base di diritto internazionale per lo scambio di dati tra gli Stati partecipanti. Questi devono poter disporre delle informazioni necessarie a verificare la correttezza dei calcoli delle imposte effettuati dai gruppi di imprese multinazionali e la conformità degli stessi con le norme GloBE. Ma l’Accordo GloBE deve anche poter facilitare ai gruppi di imprese multinazionali interessati l’adempimento del loro obbligo di informazione nel quadro dell’imposizione minima. In futuro tali gruppi potranno infatti trasmettere le informazioni rilevanti in modo centralizzato all’interno di uno Stato. Il primo scambio di informazioni nel quadro dell’Accordo GloBE è previsto nel 2026.
Con il presente progetto si intende approvare le basi di diritto internazionale per consentire l’adesione allo scambio di informazioni in materia di imposizione minima dell’OCSE. Secondo le stime del Consiglio federale, dovrebbero procedere allo stesso modo molti degli Stati che hanno attuato l’imposizione minima, tra cui, oltre agli Stati membri dell’UE, anche Australia, Gran Bretagna, Giappone, Canada, Norvegia e Corea del Sud. L’attuazione a livello nazionale seguirà attraverso un disegno di legge separato, che sarà posto in consultazione verosimilmente nella prima metà del 2025.
Il Consiglio federale segue da vicino gli sviluppi internazionali in materia di imposizione minima dell’OCSE. La Svizzera agisce, come finora, con lo scopo di creare certezza del diritto per le imprese residenti nel nostro Paese e assicurare la base fiscale sul territorio nazionale.